03 ottobre 2009

TIC TAC...TIC TAC....


Roma, Italia — Dopo l'appello delle associazioni ambientaliste, si è scatenato un vero e proprio "effetto domino" tra le Regioni per fermare la Legge 99/2009 sul nucleare. Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Basilicata hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale.

Oltre a queste, Sardegna e Veneto hanno detto no al nucleare con ordini del giorno o dichiarazioni del presidente. Anche la Sicilia aveva manifestato l'intenzione di impugnare comunque la legge, ma non si ha ancora notizia di una delibera in tal senso.

La delega nucleare al Governo prevista dalla Legge 99/2009 cerca di imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni e ignorando le scelte dei cittadini. Per questo Greenpeace, Legambiente e WWF, con una lettera dell'11 settembre scorso inviata ai Governatori e a tutti gli assessori competenti, hanno chiesto l'impugnazione di fronte alla Corte Costituzionale della norma contenuta nella legge 99/2009.

È evidente come il nucleare trovi un muro quando passa dai proclami al territorio. In totale 11 Regioni, ovvero il 56 per cento del territorio italiano, non vogliono il nucleare sul proprio territorio.

Il Governo deve tener conto di quanto sta succedendo nel Paese e fare marcia indietro rispetto a una prospettiva, quella del nucleare, costosa e insicura, oltre che inutile rispetto ai problemi energetici italiani.

Fonte: http://www.greenpeace.org
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Siamo all'interno di un conto alla rovescia....
Siamo in pericolo di malattie sempre più sconosciute causate da.....
Stiamo sempre di più avvelenando l' ambiente che........
Siamo in pericolo....o siamo solo esagerati?

Intanto vi posto qualche data in ordine ai tanti incidenti nucleari che sono avvenuti nello scorso secolo:



19 Novembre 1971 - Monticello, Minessota, USA. Nella centrale nucleare, un sebatoio d'acqua deborda, versando 190 metri cubi di acqua contaminata nel Missisipi. Delle materie radioattive entreranno nel sistema di canalizzazione delle acque di St. Paul.

1972 - Francia. Due militanti del gruppo ecologico «Survivre et vivre» scoprono che più di 500 fusti di residui radioattivi su 18.000 conservati all'aperto al centro di ricerche nucleari di Saclay, hanno larghe fenditure che lasciano così sfuggire la radioattività.


Aprile 1974 - La Maddalena, Italia. I dati del CNEN evidenziano, fin dal 1972, un aumento della diffusione del cobalto e del manganese, attribuibili ai sommergibili, nel golfo de La Maddalena

Maggio 1974 - Casaccia (Italia). Si spacca un recipiente contenente plutonio. Non si sa altro.

1 Febbraio 1976 - La Madalena, Italia. Secondo la stampa locale, si sarebbero registrati a La Maddalena cinque casi di cranioschisi nelle nascite degli ultimi tempi. La pesante incidenza della mortale malformazione cranica dei neonati è imputabile ad agente esterno, tra i quali si affaccia l'ipotesi della radioattività.

Gennaio 1978 – Canada. Il satellite sovietico Cosmos 954 con a bordo 50 kg. di uranio altamente arricchito rientrò nell’atmosfera terrestre cadendo sui territori del Nord-Canada. Il Canada lanciò l’operazione Morning Light per la ricerca dei rottami del satellite.

1982 - Garigliano (Caserta - Italia). Si contano al 1982, 18 incidenti alla centrale di Garigliano, di cui il primo fu ufficialmente denunciato solo nel 1980.

1991 - Svezia: diffusione di vapore radioattivo per malfunzionamento nell'impianto Barsebeck

Febbraio 1991 – Mihama (Giappone). La centrale riversa in mare 20 tonnellate di acqua altamente radioattiva

Fine 1992 - Incominciano a diffondersi gli studi sulla relazione fra eventi simici e calamità da una parte e test nucleari dall'altra. Il professor Gary T. Whiteford, docente di geografia all'Università di Brunswick in Canada, scopre che i terremoti con magnitudine da 6 a 6,5 Richter sono più che raddoppiati da quando hanno avuto inizio i test nucleari sotterranei. Infatti, tali sismi furono 1.164 fra il 1900 ed il 1949; sono saliti a 2.844 tra il 1950 ed il 1988. Un significativo aumento è registrato anche per i sommovimenti tellurici di magnitudine compresa tra 6,5 e 7 Richter: furono 1.110 nel periodo 1900-1949; se ne contarono 1.465 tra il 1950 ed il 1988. Tali incrementi si sono verificati in tutte le zone particolarmente sismiche del globo. Ad esempio: la percentuale di tutti i terremoti (superiori o pari a 5,8 Richter) nelle Isole Aleutine era di 3,31 nel tempo precedente gli esperimenti nucleari americani nel Nevada. Tale percentuale salì fino al valore di 12,57 nel periodo dei test. Le isole Salomone e Nuova Bretagna (Oceano Pacifico) erano sismicamente tranquille nella prima metà del secolo scorso: la percentuale dei terremoti era di 2,98. Nell'epoca delle bombe nucleari francesi a Mururoa questo valore è quasi quintuplicato: 10,08. Anche l'isola di Vanuatu ha pagato un pesante tributo alla grandeur nucleare francese. La sua percentuale di terremoti era di 3,36 nell'arco di tempo 1900-1949; nel periodo seguente contrassegnato dai test, tale cifra è balzata a 9,30. Nell'isola Novaya Zemlya non avvennero mai violenti terremoti nel primo cinquantennio del secolo scorso; da quando vi fu costruita una base per esperimenti nucleari sovietici, si sono avute sei scosse telluriche di grandezza pari o superiore a 5,8 Richter. In una visione globale si può rilevare che, nei primi cinquanta anni di del secolo scorso, sono stati registrati 3.419 terremoti di magnitudine uguale o superiore a 6 Richter, con una media di 68 all'anno. Dal 1950 al 1989, i terremoti in questione sono stati 4.963, con una media di 127 all'anno: il valore è quasi raddoppiato. Il professor Whiteford ha compiuto inquietanti scoperte a proposito dei cosiddetti "terremoti assassini" (killer quakes), cioè sismi che provocano almeno 1.000 vittime. "Nel corso di 37 anni di sperimentazione nucleare, venti dei trentadue terremoti assassini, ovvero il 62,5%, avvennero lo stesso giorno o entro quattro giorni dal test". Dati allarmanti provengono anche da uno studio di due scienziati giapponesi, Shigeyoshi Matsumae e Yoshio Kato, della Tokai University di Tokio: "Fenomeni anomali meteorologici, terremoti e la variazione dell'asse terrestre sono notevolmente correlati ai test atmosferici e sotterranei. Essi hanno causato un aumento della temperatura dell'esosfera terrestre da 100 a 150 gradi, che cresce in modo abnorme immediatamente dopo un test nucleare. Ad esempio, è stato scoperto che la temperatura assoluta salì da 70 ad 80 gradi dopo un test sovietico che fu rilevato dalla stazione d'osservazione da Uppsala, il 23 agosto 1975. Similmente, un continuo e drastico rialzo della temperatura fu osservato in occasione di una fitta serie di sei esplosioni sperimentali avvenute tra il 18 ed il 29 ottobre 1975". E concludono: "La temperatura dell'atmosfera è cambiata dai test nucleari, un cambiamento che neppure il sole potrebbe produrre. Si può facilmente immaginare quali effetti abbia tutto ciò sulle condizioni meteorologiche della terra"


Il resto ve lo leggete dalla fonte da cui ho prelevato l' ELENCO DI INCIDENTI/ESPLOSIONI NUCLEARI, EVENTI CON CAUSE RADIOATTIVE.....
CREDETEMI SONO TANTISSIMI....MA VALE LA PENA LEGGERLI!


FONTE: http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?PHPSESSID=7bi3413l1116khcfss8ris4qm5&topic=430.0

E per concludere....

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